Investimenti

Comprare azioni Facebook

Da quando Facebook è sbarcato in Borsa, ed ha dunque aperto il proprio capitale agli investitori sui mercati regolamentati, il social network è divenuto rapidamente uno dei titoli più scambiati e attraenti della piazza finanziaria statunitense, con un numero medio di azioni acquistate e vendute ogni giorno pari a circa 17.000.000 di unità.

Dunque, se anche voi volete sapere come comprare azioni Facebook, questa guida passo passo potrebbe fare al caso vostro, visto che vi mostrerà come fare! Entriamo subito nel vivo, dedicando invece l’ultima parte dell’approfondimento a qualche notizia e informazione che dovrebbe spingervi verso un investimento più consapevole.

Aprire un conto di trading

La prima cosa che dovete fare per acquistare azioni Facebook (o qualsiasi altra azione) è aprire un account di trading presso una banca o un broker abilitato a offrire questo genere di servizio finanziario. Per vostra fortuna, mentre un tempo era necessario recarsi presso un intermediario e richiedere specifiche autorizzazioni all’operatività in titoli, oggi potete fare tutto online, impiegando pochi minuti.  In tal senso, non potrete che avere l’imbarazzo della scelta. Sono infatti facilmente accessibili centinaia di operatori tra istituti di credito e broker.

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    Una volta scelto quel che vi aggrada di più, dovrete completare l’iter di registrazione ed effettuare un primo versamento. Di norma le banche non richiedono un requisito minimo in termini di somme di denaro da accreditare al momento dell’apertura del rapporto, mentre molti broker vi chiederanno un versamento iniziale superiore a una determinata soglia come, ad esempio, 200 o 500 euro.

    Tenete anche conto che nella scelta del vostro prossimo broker / istituto di credito con cui fare trading di azioni Facebook, sarà altresì necessario considerare se sia o meno in grado di consentirvi una simile operatività. Comprare azioni Facebook significa infatti comprare un’azione straniera, quotata su un mercato regolamentato estero. Ne consegue che in alcuni istituti di credito una simile operatività sarà disponibile su richiesta e, spesso, dietro pagamento di un canone. Domandate pertanto tutte le informazioni del caso prima di impegnarvi con un operatore di riferimento.

    Finanziare il vostro account

    Aprire un nuovo account online con un broker è solo il primo passo che dovete compiere per poter effettuare operazioni di acquisto di azioni Facebook. Altrettanto importante è infatti l’atto di “finanziare” il vostro account, di cui abbiamo fatto cenno nelle scorse righe. Dopotutto, non è possibile acquistare azioni con un saldo zero!

    Molti broker richiedono un minimo capitale per aprire un nuovo account, anche se tale versamento iniziale è difficilmente considerabile come troppo oneroso se la vostra intenzione è acquistare azioni. Ad ogni modo, i broker sono oramai piuttosto attenti a stabilire dei versamenti minimi piuttosto bassi, in maniera tale che chiunque possa fare trading, qualsiasi importo in euro abbia. Si tratta di una ottima accortezza per chiunque sia magari agli inizi e non voglia impegnarsi per troppo capitale.

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    Per quanto attiene gli strumenti utilizzabili, ricordiamo come la maggior parte (se non tutti) i broker online hanno gli stessi metodi di finanziamento disponibili e ciascuno avrà una sezione dettagliata su come farlo nel proprio sito web: i modi più popolari sono comunque quelli del bonifico bancario, della carta di credito o dell’utilizzo di un portafoglio elettronico.

    Generalmente, tutti i metodi di trasferimento fondi vi permetteranno di ottenere un’immediata alimentazione del saldo del conto di trading. Fa eccezione il bonifico bancario, per il quale dovrete attendere qualche giorno lavorativo di tempo. Ne parliamo nel successivo approfondimento.

    Aspettare la valorizzazione del saldo

    Una volta scelto il sistema di finanziamento del saldo del conto, dovrete forse aspettare che il denaro inviato venga effettivamente depositato nel nuovo conto broker. Questa attesa potrebbe essere proficuamente impiegata per operare sul conto demo che quasi tutti i broker ti metteranno a disposizione, e che ti permetterà di comprare e vendere azioni Facebook sul mercato azionario simulato. Proprio come la Borsa reale, sarete dunque in grado di maturare la sensazione di ciò che avviene quando fate trading di azioni.

    Potete sfruttare questa attesa anche per finalizzare le vostre conoscenze, prendere informazioni sulla società oggetto delle vostre operazioni, e così via.

    Comprare le azioni di Facebook

    Una volta che il vostro denaro avrà alimentato il vostro conto sul broker, potrete acquistare azioni di qualsiasi società prevista dalle negoziazioni del vostro account. Con pochi clic del mouse o con pochi touch, riuscirete dunque a comprare azioni Facebook, il cui simbolo ticker è “FB“. L’acquisto di azioni di Facebook e di tutti gli altri titoli è molto semplice una volta aperto il primo conto di trading del broker.

    A questo punto, bisogna però rispondere alla domanda più importante. Ovvero: conviene comprare azioni Facebook?

    Comprare azioni di Facebook

    Comprare azioni Facebook può o non può essere un buon investimento, e nessuno potrà dirvi se dovreste comprare il titolo della società di Mark Zuckerberg nel momento in cui leggete questo approfondimento. Se infatti è vero che per tanto tempo Facebook è diventato un business di grande successo, è anche vero che non mancano le opinioni contrastanti in tal senso. Recente è ad esempio lo scandalo che ha coinvolto Facebook e Cambridge Analytica, con immediate ripercussioni sulle quotazioni della società.

    Detto ciò, un po’ di storia su Facebook e sulla sua presenza in Borsa non guasterà certamente e, anzi, vi permetterà di investire con maggiore congruità.

    Cos’è Facebook

    Anche se probabilmente non vi è (o quasi) essere umano che non conosca Facebook, iniziamo questa seconda parte del nostro approfondimento ricordando come si tratti di un social network nato nel 2004 e gestito dall’omonima società di proprietà di Mark Zuckerberg, che fondò il noto sito insieme ad alcuni colleghi di facoltà presso l’Università di Harvard (i cui studenti erano gli originari destinatari dell’applicazione, salvo poi una rapida apertura al resto del mondo). Da quel momento in poi, Facebook si è contraddistinta per una crescita impetuosa che l’ha condotta a diventare uno dei tre siti costantemente più visitati insieme a Google e YouTube, all’interno di un percorso di sviluppo in cui non sono certamente mancate le accelerazioni, i cambiamenti e i ripensamenti.

    Per quanto concerne il suo funzionamento, il meccanismo di base è semplice e ben noto: chiunque può accedere al servizio dietro una registrazione gratuita durante la quale verranno richieste alcune informazioni personali. Una volta completata la registrazione, gli utenti potranno creare e arricchire il proprio profilo personale, iniziando a entrare in contatto con altre persone, aggiungendole come “amici”, scambiando messaggi, pubblicando foto e altri contenuti, e così via.

    Storia di Facebook

    Negli ultimi giorni, alle prese con lo scandalo di Cambridge Analytica, qualcuno ha avuto modo di ricordare che Facebook è nata su…una possibile violazione della privacy individuale. Non tutti sanno infatti che Zuckerberg mandò in rete il padre di Facebook, Facemash, un anno prima della sua creatura più nota. Si trattava, all’epoca, di un progetto simile a quello che successivamente rappresenterà la sua fortuna, e che però era stato realizzato sottraendo da aree riservate le foto dei documenti di riconoscimento degli studenti di Harvard.

    Il progetto, finito online, fu prontamente chiuso dai responsabili dell’Università e Zuckerberg fu accusato di aver violato la sicurezza, il copyright e la privacy individuale. La minaccia di espulsione dalla struttura universitaria non troverà mai concretezza e, forse, anche questo ha permesso a Facebook di diventare realtà.

    Tuttavia, questo non fu l’unico problema di Zuckerberg nelle fasi iniziali del proprio progetto. Nel mese di febbraio del 2004 venne infatti lanciato thefacebook.com, ma nell’arco di una settimana alcuni studenti di Harvard accusarono ancora una volta Zuckerberg di averli truffati, poiché avrebbe promesso loro di aiutarli a creare un servizio di rete sociale, mentre in realtà era intenzionato a sottrarre l’idea e creare un sito concorrente. Guai giudiziari a parte, il progetto prese rapidamente piede e nel 2006 fu aperto a chiunque avesse più di 13 anni. Il resto, probabilmente, lo sapete già.

    Facebook in Borsa

    Facebook è sbarcata in Borsa nel 2012, a 8 anni dal suo lancio ufficiale. Dopo aver presentato i documenti necessari alla SEC (Securities and Exchange Commission, una sorta di equivalente americana della Consob), la compagnia di Mark Zuckerberg ha infatti tenuto una IPO (offerta pubblica di acquisto) il 18 maggio 2012, con prezzo negoziato a 38 dollari per azione, conducendo così la capitalizzazione di mercato dell’impresa a 104 miliardi di dollari.

    All’epoca si trattò del più alto debutto per una società sul mercato borsistico. Ad oggi la società è quotata al Nasdaq con la sigla FB, ed è parte integrante dei principali indici sul mercato regolamentato, come Nasdaq-100 o S&P 500.

    Comprare Facebook conviene?

    A questo punto, prima di lasciarvi, vogliamo chiudere con qualche breve riflessione sul fatto che convenga o meno comprare azioni di Facebook.

    Fermo restando che non vogliamo sostituirci al vostro consulente finanziario o alla vostra auto-consapevolezza su cosa sia meglio fare, è chiaro che quanto avvenuto recentemente in casa Facebook abbia avuto come conseguenza drastica una flessione piuttosto drastica delle quotazioni. Il mese di marzo 2018 ha rappresentato il peggior mese borsistico da cinque anni a questa parte e, travolte dallo scandalo Cambridge Analytica, le quotazioni dei titoli hanno bruciato quasi un quarto del loro valore in una decina di giorni di contrattazione, mandando in fumo oltre 100 miliardi di dollari di capitalizzazione.

    Quanto sopra ha aperto altresì un altro scenario. Era da diverso tempo (mentre scriviamo siamo ad aprile 2018) che le azioni della compagnia non erano così “convenienti”. E a pensarla in questo modo sono nove analisti su dieci che, secondo i dati FactSect su un panel di 45 professionisti, continuano a consigliare di acquistare Facebook. Per costoro, acquistare Facebook è oggi un investimento più conveniente rispetto a una simile operazione su Apple, su Microsoft o su Alphabet, la holding di Google.

    Dunque, è possibile che lo scandalo di Cambridge Analytica alla fine non conduca nessun malus sulla società di Menlo Park? Forse si. O, per meglio dire, gli effetti dello scandalo sarebbero già stati prezzati dal mercato, tanto che all’orizzonte non sono previsti nuovi flop. Difficile che possano arrivare delle sanzioni, e difficile pensare che possano esservi implicazioni tali da far vacillare un colosso di tali dimensioni, che ha già saputo fare i conti con un’erosione della capitalizzazione di oltre 100 miliardi di dollari.

    Per questo motivo molti analisti continuano a ritenere che l’investimento in Facebook possa essere conveniente sul medio termine. Sarà così?

    AVVERTENZE

    Vi ricordiamo che prima di effettuare qualsiasi operazione finanziaria è opportuno consultare il proprio consulente o agire autonomamente a proprio rischio, nella consapevolezza che il trading è attività ad alto rischio. Le informazioni su questo sito web rappresentano solamente una opinione personale, e non delle raccomandazioni ad acquistare o vendere azioni specifiche.

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    Sull'autore

    Roberto Rossi

    Perito Informatico ma appassionato del trading online con i CFD. Mi occupo di stesura articoli sul trading online, CFD e forex.