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Sterlina arretra su recupero di forza del dollaro USA

La sterlina britannica è arretrata sulla scia del generalizzato recupero del dollaro statunitense, che dopo esser stato coinvolto in via indiretta da quanto accadeva in Europa, ha potuto celebrare l’attenuarsi dei rischi internazionali esprimendo la propria maggiore forza relativa (confermata peraltro dalla divergenza sempre più evidente tra le policy monetarie di Fed e Bce). Tuttavia, contrariamente a quanto avvenuto nei confronti dell’euro, il rimbalzo del dollaro sulla sterlina è stato più modesto, permettendo di conseguenza alla valuta britannica di potersi rafforzare contro euro, rispetto al quale oggi apre in ulteriore rafforzamento.

Elezioni di giugno NON sono nuovo referendum su Brexit

In apertura di campagna elettorale, qualche ora fa, il leader dei laburisti Jeremy Corbyn ha dichiarato che le elezioni di giugno non sono una sorta di nuovo referendum sulla Brexit, che è già stata decisa, bensì un appuntamento molto importante per poter influenzare le modalità con cui avverrà la Brexit, ovvero il tipo di accordo che il governo che uscirà dalle prossime elezioni cercherà di raggiungere con l’Unione Europea in relazione all’assetto dei rapporti commerciali futuri.

Tuttavia, in una successiva intervista rilasciata alla BBC, alla domanda se in caso di vittoria i laburisti riporterebbero il Regno Unito nell’Unione Europea, Corbyn ha più o meno opportunamente evitato di rispondere in modo diretto, generando così nuovi dubbi e perplessità sull’effettiva posizione del Labour in merito a Brexit. Risulta comunque abbastanza probabile che anche nell’ipotesi (attualmente, poco probabile) di vittoria dei laburisti alla tornata dei primi di giugno, non si tornerebbe comunque indietro su Brexit. Potrebbero però esserci maggiori possibilità di raggiungere un accordo più favorevole, il che agevolerebbe un rafforzamento della sterlina.

I sondaggi continuano a dare favoriti Tories

Ad ogni modo, ad oggi quasi nessuno ritiene che i laburisti riescano nell’impresa di avere la meglio sui conservatori. L’ultimo sondaggio pubblicato da ICM fornisce addirittura un nuovo allungo dei Tories, in aumento da 46% a 49%, mentre i Labour sarebbero in calo da 28% a 27%, allargando così il già ampio margine di vantaggio a favore dei primi da 18% a 22%.

Senza spingersi troppo in avanti nel tempo, nel breve termine riteniamo che i focus tornerà sul quadro macroeconomico, con la riunione della Bank of England di domani che sarà sicuramente un’occasione piuttosto importante per poter verificare la capacità di tenuta della sterlina, dal momento che nel nuovo inflation report la BoE dovrebbe rivedere al ribasso le proiezioni di crescita e al rialzo quelle di inflazione.

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Sull'autore

Roberto Rossi

Perito Informatico ma appassionato del trading online con i CFD. Mi occupo di stesura articoli sul trading online, CFD e forex.