Quella che prende il via oggi è una settimana cruciale per il destino di Alitalia. Probabilmente non quella “decisiva” per poter orientare i propri destini futuri, ma sicuramente un periodo costellato di incontri e di eventi che potrebbero arricchire di elementi di complessità lo sviluppo della compagnia aerea di bandiera, stretta tra lo sciopero previsto per oggi da parte dei controllori di volo, e l’incontro al Ministero dello sviluppo economico, con oggetto il piano da 2.000 esuberi che Alitalia ha in mente di applicare. Insomma, non certo giorni di pace e di quiete per i manager societari, per collaboratori e dipendenti.
Alitalia, settimana piuttosto calda
La settimana di Alitalia non potrebbe iniziare con minore tensione. Questo pomeriggio la società è infatti stata convocata insieme ai sindacati al Ministero dello sviluppo economico, con la presenza del ministro Carlo Calenda e dei colleghi Giuliano Poletti, per il lavoro e Graziano Delrio, per i trasporti. L’obiettivo è chiaro: il governo vuole avere maggiori rassicurazioni e delucidazioni sul nuovo piano industriale che – tra le principali righe – prevede anche oltre 2 mila esuberi. Quanto basta per far scattare l’immediata reazione da parte dei sindacati, che hanno in merito annunciato uno sciopero per il prossimo 5 aprile.
Il piano di Alitalia
Nel dettaglio, il piano punta a garantire al conto economico societario un risparmio sul costo del lavoro pari a 163 milioni di euro, grazie a 2.037 esuberi nel solo personale di terra, di cui 1.338 dipendenti a tempo indeterminato, 588 dipendenti a tempo determinato, 141 addetti agli uffici esteri, a cui aggiungere anche più di 400 naviganti (tra 100 piloti e 300 assistenti di volo) che dal mese di agosto in poi saranno fuori dal regime di solidarietà.
Non è questa, naturalmente, l’unica voce del piano industriale di interesse per il governo. Tuttavia, è piuttosto chiaro che quando si parla di licenziamenti e di esuberi, non si può, appunto, che partire da qui.
Giornata difficile per i trasporti
Peraltro, a rafforzare la tensione del momento, è ben noto come la riunione prevista per questo pomeriggio cade in una giornata molto nera per i trasporti italiani. La convocazione al Mise giunge infatti in concomitanza con l’agitazione dei controllo di volo, con conseguenti ripercussioni sul traffico aereo: Alitalia ha già cancellato quasi metà dei voli previsti, attivando programmi di riprotezione per i viaggiatori.
Non è inoltre quella dei controllori di volo l’unica manifestazione prevista per il settore dei trasporti. Sempre oggi c’è in calendario un delicato incontro a porte chiuse tra le sigle dei sindacati che rappresentano gli interessi dei tassisti e Uber. Un incontro che è richiesto dal general manager per l’Italia di Uber, Carlo Tursi, che domani sarà poi ricevuto al ministero dei Trasporti con l’obiettivo di scongiurare lo sciopero nazionale dei taxi, previsto per giovedì.
Insomma, un periodo – chiave per i trasporti italiani. Una settimana che potrebbe chiudersi con qualche strascico sgradito, sui cieli e sulle strade.