Oggi parliamo di una piattaforma sui generis: ClarisBanca, il servizio di home banking di Veneto Banca. E’ una piattaforma sui generis per almeno un motivo: nonostante sia di origine bancaria, ha conquistato l’interesse dei trader. Non è un fenomeno così frequente, dal momento che i trader – e a ragione – si rivolgono per lo più ai broker retail. L’apparente successo di ClarisBanca deriva da una campagna di comunicazione efficace e da un servizio che, in effetti, si caratterizza per un’offerta ampia e per una intuitività sopra la media.
I trader che si sono rivolti a ClarisBanca, però, sono rimasti probabilmente delusi. Dopo un entusiasmo iniziale, infatti, avranno certamente scoperto che, molto banalmente, ClarisBanca si è comportata esattamente secondo la sua natura, ovvero come una piattaforma bancaria. Avranno certamente scoperto che i costi sono alti, ovvero le commissioni rischiano di erodere i profitti realizzati con l’attività di trading. Non è una questione che ruota esclusivamente intorno a ClarisBanca. Tutte le piattaforme bancarie, o quasi, presentano questo problema.
Sicché questo articolo è anche un’occasione in più per ribadire la necessità di guardare ai broker, specie se l’obiettivo è fare trading. Un’occasione per invitare a scegliere i migliori, ovvero eToro e XTB. Sono due broker molto apprezzati, riconosciuti universalmente come intermediari eccellenti.
Indice
Cos’è ClarisBanca
ClarisBanca rappresenta un unicum tra le piattaforme bancarie che offrono servizi di intermediazione per trader. E’ infatti una delle poche ad aver conquistato la ribalta, non solo nella veste di erogatore di servizi home banking, ma anche come oggetto di interesse degli investitori, come alternativa ai broker. Il merito di ciò va a un’offerta capace di porsi sullo stesso piano dei broker retail e a una interfaccia intuitiva, in grado di richiamare anche i profani, i principianti, gli investitori comuni. Tuttavia, analizzare quanto si dice nei forum e su internet è un approccio sbrigativo, se lo scopo è comprendere la reale portata del servizio di ClarisBanca. E’ necessario bensì andare a fondo, analizzare l’offerta e il capitolo costi, il quale rappresenta il tradizionale tallone d’Achille per tutte le banche che intendano porsi come punto di riferimento.
ClarisBanca: un po’ di storia
Prima di addentrarci in questi tecniche, e parlare in maniera approfondita di quanto offre ClarisBanca, è utile fornire qualche nota di contesto, ovvero offrire informazioni di carattere generale, sull’origine e sulle vicende di ClarisBanca.
Per prima cosa, è bene ribadirlo, ClarisBanca non è una piattaforma indipendente, bensì è la versione home banking di VenetoBanca, ovvero la sua “manifestazione online”. Dunque parlare della storia di ClarisBanca vuol dire parlare della storia di VenetoBanca. Questo istituto nasce sotto forma di “popolare”, dunque finalizzata allo sviluppo del territorio. Dopo alterne vicende, che l’hanno portata a una situazione di crisi, è stata nel 2015 acquisita da un grande gruppo italiano, ovvero quello di Banca Intesa San Paolo.
ClarisBanca: le funzioni
Lo abbiamo già detto, ma è bene ribadirlo: ClarisBanca è prima di tutto una piattaforma di home bank, dunque una risorsa per i correntisti di VenetoBanca. Lo scopo è agevolare la fruizione dei servizi bancari, e sganciarli dal vincolo fisico, lo stesso che spinge in genere i correntisti a sopportare noiose perdite di tempo. Ebbene, da questo punto di vista, ovvero analizzando ClarisBanca dal punto di vista che più gli si addice, la piattaforma si difende molto bene.
ClarisBanca offre tutto il necessario per semplificare la vita dei correntisti ed evitare sempre e comunque la fila allo sportello. E’ possibile effettuare bonifici, pagare MAV, RAV, bollettini. E’ possibile persino versare liquidità nei conti depositi, in modo da porre a reddito il capitale senza bloccarlo completamento. E’ possibile persino usufruire di fondi per il risparmio gestito, associare i vari conti alle utenze, in modo da pagare il dovuto in modo semplice e veloce. Infine, è possibile usufruire dei servizi per il trading online, ma di questo ne parleremo nei prossimi paragrafi.
ClariBanca dal punto di vista del trader
Come si comporta ClarisBanca dal punto di vista dei trader? Occorre distinguere la percezione dalla realtà. Anche perché da fuori, se si leggono i commenti su alcuni forum, ClarisBanca sembra veramente in grado di competere con i broker retail! E’ bene non alimentare illusioni: se si pongono come metro di paragone broker retail di qualità, come appunto eToro e XTB, il confronto è semplicemente impari. In parole povere, non c’è storia.
Tuttavia, è bene sviscerare tutti gli aspetti che compongono il servizio “trading online” di Clarisbanca, riconoscere gli eventuali pregi ma anche evidenziare i difetti che, è bene anticiparlo, sono gravi e irrisolvibili. E’ bene anche concedergli l’onore delle armi, ovvero ammettere che almeno uno dei pregi decantati su internet corrispondeva a una situazione reale: ovvero l’interfaccia, che è davvero intuitiva e a prova di principiante.
L’offerta di ClarisBanca
Cosa offre ClarisBanca per i trader? Prima di rispondere a questa domanda è necessario fare una distinzione, contestualizzare. Infatti, se si considera una situazione in cui il trader non ha grosse pretese, e soffre persino di una scarsa conoscenza circa i broker retail, allora l’offerta può sembrare eccellente. Se invece si considera una situazione in cui il trader è consapevole delle alternative, allora l’offerta di ClarisBanca apparirà semplicemente… Discreta.
Sia chiaro, anche da un punto di vista oggettivo siamo su livelli superiori alla media, ma quale media? Quella delle piattaforme bancarie, ovviamente. Rispetto ai broker retail, Clarisbanca – com’è ovvio che sia – cede il passo. Ad ogni modo, attraverso la piattaforma di VenetoBanca è possibile fare trading con le azioni e le obbligazioni. E’ possibile operare sull’MTA e sul MOT, con il Nyse, il Nasdaq e l’Amex. E’ possibile anche investire nei covered warrants.
I costi di ClarisBanca
Arriviamo alla vera nota dolente di Clarisbanca, ovvero ai costi, il chè significa “commissioni”. Ebbene, tradare con ClarisBanca costa, e costa pure parecchio. Si parla infatti di commissioni che viaggiano sui 15-35 euro ad operazione. Una cifra che potrebbe apparire equilibrata a chi ha sempre usufruito dei servizi bancari anche per le attività di investimento, ma che risulta straordinariamente elevata a quanto richiesto dai broker retail.
Tra l’altro commissioni così elevate spingono il trader a un cambio di prospettiva. Per non veder eroso il proprio profitto, si vede costretto a investire molto capitale. Questo, come facilmente intuibile, pone in essere un innalzamento drastico delle barriere all’entrata. Non esattamente una dinamica finalizzata a spalancare le porte del trading alle persone comunque, mission che invece i broker retail sposano in pieno.
Un difetto diffuso: le commissioni elevate
Come abbiamo visto, il difetto principale di Clarisbanca risiede nelle commissioni, che sono troppo elevate, in confronto ai broker retail almeno. Ciò in realtà non deve stupire. Si tratta infatti di una vera e propria “tara genetica”, di una caratteristica che non deriva da un approccio della banca, quanto piuttosto dal suo essere banca. Tutte le banche, o quasi, che offrono servizi di intermediazione per trader, insomma che si comportano da broker, soffrono di questo problema così invalidante.
Questa dinamica risulta evidente anche solo spulciando le specifiche e le condizioni delle altre piattaforme di home banking. Persino l’efficientissima Fineco offre commissioni elevate, per quanto proponga un buon servizio. Lo stesso dicasi con PT Banc, e persino per MoneyFarm, che non è una vera e propria bianca ma è ammantata comunque da un (meritato) manto istituzionale. Ma c’è un modo per aggirare il problema. Ne abbiamo fatto cenno nei paragrafi successivi, ma ne parleremo più approfonditamente nei paragrafi successi
Una soluzione: le piattaforme di trading
Nei paragrafi che seguono li tratteremo singolarmente, ricapitolandone i vantaggi.
Piattaforma: Proprietaria Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
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Il 51% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.
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Piattaforma: xStation Deposito Minimo: 0.00€ Licenza: Cysec |
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Il trading con eToro
Di seguito, i punti di forza di eToro.
- Offerta ampia. eToro mette a disposizione centinaia e centinaia di prodotti di investimento, i quali afferiscono alle maggiori asset class, criptovalute comprese.
- Bassissimi costi. eToro propone spread molto bassi, spesso nell’ordine di qualche decina di pip.
- Social Trading. eToro promuove una specie di social network interno dove i trader possono fare comunità, scambiandosi consigli e idee.
- Copy Trading. Un servizio rivoluzionario, che permette di copiare le strategie dei trader migliori, con reciproco vantaggio (per il copiato e il copiatore). DISCLAIMER: i risultati passati dei migliori trader non sono garanzia di rendimenti futuri. Il Copy Trading è uno strumento utile ma non è detto che generi rendimenti.
ll trading con XTB
Questi, invece, sono i punti di forza di XTB
- Offerta estesa. Al pari di eToro, XTB offre molti titoli (si parla di centinaia e centinaia) capaci di coprire tutte le maggiori asset class.
- Zero commissioni. Chi fa trading con XTB non paga commissioni ma solo gli spread, che peraltro sono molto bassi.
- Broker regolamentato. XTB possiede una licenza Cysec e molte licenza di caratura più locale.
- Demo gratuita e illimitata. Si tratta di una dema senza costi e senza limite di tempo, grazie alla quale impratichirsi in totale assenza di rischio.
- Servizio di consulenza. Chi trada con XTB ha a disposizione un esperto dedicato pronto a rispondere alle sue domanda e offrire consigli.
- Deposito minimo iniziale a 1 euro. Una scelta rivoluzionaria, che abbatte le barriere all’entrata e apre le porte del trading alla gente comune.
ATTENZIONE! Importante aggiornamento su ClarisBanca
A quanto pare, ClarisBanca… E’ fallita! Doppia delusione dunque per i trader, che dunque non solo hanno dovuto sopportare commissioni più alte rispetto a quelle proposte dalla maggior parte dei broker retail, ma hanno dovuto affrontare una delle eventualità peggiori, se non la peggiore in assoluto: il fallimento dell’intermediario.
In realtà, a essere fallita è la banca di riferimento, ovvero VenetoBanca, che già nel 2017 era entrata in liquidazione coatta amministrativa. Il servizio di home banking, ovvero ClarisBanca, ha però sicuramente funzionato fino a gennaio 2019. Attualmente, il login per entrare nella piattaforma è offline. Ovviamente, entro certi limiti, agli utenti è stata data l’opportunità di spostarsi altrove, in modo da non perdere il denaro.
Questo episodio dimostra che il pregiudizio secondo la quale i broker bancari siano sempre più sicuri dei broker regolamentati è, appunto, solo un pregiudizio. Tendenzialmente potrà anche essere così, ma è bene valutare caso per caso.