È sicuramente positivo l’esercizio 2016 per Moncler, che ha annunciato di aver chiuso lo scorso anno con utili superiori alle attese, e con buona parte delle voci del conto economico riclassificato che hanno sorpreso positivamente gli analisti di mercato. Partendo dall’altro, i ricavi superano quota 1 miliardo di euro. Scendendo sul fondo, i profitti sfiorano il 19% delle vendite. In mezzo, tante buone notizie per una società che ora può ben guardare con ottimismo al prossimo futuro di breve e di medio termine, soprattutto alla luce delle valutazioni che sopra abbiamo appena riassunto.
Un’ideale biglietto da visita
Tornando ai principali dati formulati da Moncler, non possiamo non rammentare come la società abbia chiuso il 2016 con un utile netto pari a 196 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 167,9 milioni di euro del 2015, e con un’incidenza sui ricavi del 18,8%: i profitti così conseguiti superano le attese da parte dei principali analisti di mercato, che invece stimavano profitti non superiori ai 190 milioni di euro. In virtù di quanto precede, il consiglio di amministrazione di Moncler ha proposto all’assemblea di remunerare gli azionisti attraverso un dividendo di 18 centesimi per azione, per un totale di 45 milioni di euro.
Buoni numeri commerciali
Oltre che ottimi risultati sul fronte della redditività netta, Moncler può ben gioire anche nei confronti dei risultati commerciali, se è vero che – come abbiamo già ricordato – anche la parte alta del conto economico è stata ben più incoraggiante di quella prevista. La società ha realizzato ricavi per 1,040 miliardi di euro, rispetto agli 880,4 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2015 e a quota 1,010 miliardi di euro che invece erano stati indicati dal consensus.
Sul fronte della marginalità la società ha conseguito un margine operativo lordo di 355,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 300 milioni di euro di un anno fa e ai 334 milioni di euro che erano stati ipotizzati dagli analisti interrogati da Bloomberg.
Una posizione internazionale incoraggiante
Visibilmente soddisfatto il presidente e amministratore delegato della società, Remo Ruffini:
Ciò che mi rende ancora più orgoglioso è che Moncler sia un brand amato da un numero sempre maggiore di consumatori in tutto il mondo. Sono convinto che Moncler possa guardare al futuro con fiducia, con l’obiettivo, anche nel 2017, di continuare a crescere.
A supportare l’ottimismo di Ruffini sono d’altronde, come anticipato, i numeri delle vendite dei prodotti di uno dei marchi inconfondibili, a livello planetario, nel settore dei piumini: le vendite a cambi costanti sono salite del 18%, grazie soprattutto all’aumento del 23% del retail.
Continuano le crescite importanti in Cina, soprattutto grazie alle performance dei negozi esistenti, ed in Corea, dove Moncler sta incrementando la brand awareness e la propria presenza nel canale retail (incluso il travel retail) anche il Giappone ha registrato un aumento a doppia cifra nell’esercizio 2016.
– si legge in una nota del gruppo.
Tornando alle dichiarazioni del top manager, Ruffini ha poi precisato come nella parte finale del 2016 la società sia cresciuta a doppia cifra in tutti i mercati e in tutti i canali, nonostante uno scenario incerto e volatile che dovrebbe permanere anche nel corso del 2017.