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PIL (Prodotto Interno Lordo): che cos’è e come si calcola [2024]

Che cosa è il PIL? Attraverso questa guida, ci occuperemo spiegare il significato del termine PIL, a che cosa serve e perché è un termine così tanto utilizzato nei giornali, quotidiani e nei media in generale.

Ci occuperemo anche di descrivere quali sono le migliori soluzioni per investire nell’economia italiana. Attraverso piattaforme autorizzate CONSOB come eToro per esempio, è possibile operare sulle più importanti aziende del Made in Italy come Ferrari, Poste Italiane e Ubi Banca senza commissioni e attraverso un’interfaccia essenziale e facile da utilizzare.

Che cos’è il PIL

Che cos’è il PIL? È possibile sapere che cosa è il PIL, in parole “semplici”. Il PIL, significa prima di tutto Prodotto Interno Lordo. È uno dei concetti più utilizzati nell’economia, in quanto misura essenzialmente la crescita di una nazione. Il Prodotto Interno Lordo, o PIL, misura essenzialmente quanto valgono i beni ed i servizi che vengono prodotti in uno specifico paese in uno specifico arco di tempo. Il PIL viene espresso in percentuale, in modo quindi da capire come varia l’andamento del PIL rispetto al rilevamento precedente.

Il PIL, solitamente viene calcolato ogni anno, ma può essere anche calcolato ogni mese. Se il valore del PIL diventa positivo, significa che la crescita economica è in atto nel paese. Se invece la crescita è negativa, ovvero se la differenza del PIL è negativa, stiamo all’interno di una contrazione economica.

Il PIL, può essere essenzialmente di due tipi:

  • Nominale
  • Reale

Solitamente, nelle analisi macroeconomiche, è molto più importante il PIL reale rispetto a quello nominale, in quanto non viene modificato dall’inflazione.

Ci sono tanti altri fattori che sono estremamente correlati al PIL:

  • Reddito pro-capite: viene calcolato con il valore reale del PIL per la popolazione
  • Deflatore del PIL: viene calcolato con la divisione tra PIL nominale e PIL reale
  • Rapporto deficit/PIL: viene calcolato essenzialmente con la somma del deficit delle amministrazione pubbliche in relazione con il Prodotto Interno Lordo

PIL Definizione

La parola PIL, è praticamente il Prodotto Interno Lordo. Il PIL è uno dei fattori che sono più menzionati nell’economia, in quanto misura è uno dei concetti più importanti per misurare la crescita di una nazione. Il Prodotto Interno Lordo, o PIL, significa essenzialmente quanto valgono i beni ed i servizi che vengono prodotti in uno specifico paese in uno specifico arco di tempo.

Per PIL pro capite si intende invece la quantità di prodotto interno lordo (PIL) che viene ipoteticamente posseduta, in un certo lasso di tempo, da un gruppo di cittadini. Solitamente il PIL pro capite, viene riportato in unità di moneta per 1 anno, in relazione agli interi stati.

Perché il PIL è così importante

Il Prodotto Interno Lordo è un valore che rappresenta una stima sull’aumento della produzione riferito ad un paese. Produttività significa ricchezza, ciò significa che quindi si tratta di un valore molto importante per coloro che desiderano investire nel paese a cui il dato si riferisce.

Il PIL funge da indicatore delle dimensioni generali e della salute della nostra economia. Il PIL traccia il valore di mercato totale (lordo) dello stato (interno) e dei servizi prodotti (prodotto) in un determinato anno.

Rispetto ai periodi precedenti, il PIL ci dice se l’economia si sta espandendo producendo più beni e servizi o contraendo a causa della minore produzione. Ci dice anche come l’Italia si sta comportando rispetto ad altre economie in tutto il mondo.

I tassi di crescita economica sono attentamente monitorati, motivo per cui il PIL è spesso riportato in percentuale. I tassi riportati sono in genere basati sul “PIL reale”, che viene adeguato per eliminare gli effetti dell’inflazione.

I politici, i funzionari governativi, le imprese e gli economisti fanno affidamento sul PIL e sulle relative statistiche per aiutare a valutare il benessere dell’economia e per prendere decisioni informate.

I responsabili delle politiche osservano il PIL quando esaminano le decisioni sui tassi di interesse, le tasse e le politiche commerciali.

Il ritmo con cui la nostra economia sta crescendo influenza le condizioni di business e le decisioni di investimento, ad anche la possibilità che i lavoratori siano in grado di trovare lavoro.

I governi statali e locali si basano sul PIL per definire la politica o decidere l’entità della spesa pubblica.

Gli economisti studiano il PIL e le relative statistiche per aiutare ad effettuare le loro ricerche.

I componenti del PIL

PIL-Come-Funziona

Il PIL è composto essenzialmente da 4 elementi:

  • Consumi (C) – che è il totale delle spese dei consumatori per beni e servizi
  • Investimenti (I) – sono tutte quelle spese e investimenti delle imprese
  • Spesa Pubblica (G) – sono tutte quelle spese delle pubbliche amministrazioni per beni e servizi
  • Saldo netto Bilancia Commerciale (NX)

PIL in Italia

PIL-Italia-Europa

Il PIL in Italia, è “non” sorprendentemente uno dei peggiori, l’Italia è in Europa all’ultimo posto per la crescita del PIL. La mappa è infatti una delle più scoraggianti e impressionanti. La crescita del PIL negli ultimi 20 anni da parte dei paesi occidentali, è estremamente inferiore rispetto ai paesi a est. A ovest invece, tra le varie crisi economiche e boom, la crisi è stata enorme, anche se in realtà l’Unione Europea avrebbe dovuto portare una ventata di crescita e uniformità economica. Così non è stato. In quanto la crescita del PIL negli ultimi 20 anni in Italia, è stata di solo l’1.8%, 28.7% invece in Germania, 86,1% in Irlanda. Anche la Grecia ha fatto meglio dell’Italia, con +13.5%. La Germania è cresciuta del 28,7% più della Francia, +20,7% e della Spagna, +23,9%, ma meno del Regno Unito, +33,8% e soprattutto meno dell’Irlanda, che da grande leader europea ha il record massimo, + 86,1%.
Molto bene anche Svezia e Finlandia, +41% all’incirca.

L’Italia è quindi in una grave crisi anche per ora del PIL, e dell’assenza di crescita, in particolar modo al Sud, che è sempre rimasto ben al di sotto della media europea, sia oggi che negli anni 90 e 80. Se noi italiani volessimo raggiungere almeno la Francia, dovremmo crescere dell’1% in più rispetto ai Francesi, impossibile.

Investire nell’economia italiana oggi

Quale modo migliore di investire nell’economia italiana se non con le azioni? Investire in borsa sui titoli italiane è oggi semplicissimo, veloce ed economico se comparato con il passato.

Soltanto fino a pochi anni fa, per operare sulla Borsa Italiana era necessaria una grande competenza, bisognava avere un capitale altissimo e l’unico intermediario per farlo erano le banche (con tutti i costi che ne conseguono). Oggi, le cose sono cambiate (fortunatamente).

Esistono piattaforme per operare in borsa che risultano essere molto facili da utilizzare, sicure (autorizzate CONSOB), richiedono un investimento iniziale molto basso (ed offrono un conto demo gratuito ed illimitato), non applicano commissioni di trading o costi aggiuntivi.

Qui di seguito puoi trovare le migliori soluzioni attualmente disponibili per investire in azioni italiane, ma anche in titoli di altri paesi, criptovalute, materie prime, indici, coppie di valute forex e molto altro.

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    PIL: è un indicatore inaffidabile?

    La realtà dell’Italia, è che il mercato nero rende praticamente inaffidabile il dato sul PIL. Il mercato nero è sempre una realtà in Italia, sopratutto con le leggi fiscali sempre più stringenti. Il mercato nero sommerge quindi il Prodotto Interno Lordo. Infatti, se si considera anche il traffico di droga, prostituzione, contrabbando di sigarette e altre attività illegali, l’Italia non è più in recessione.

    Il nuovo sistema, utilizzato dal 2014 in poi, ha letteralmente “cambiato” i dati sul PIL italiani, ecco gli ultimissimi dati trimestrali, che la dicono lunga su come il cambio nel conteggio del PIL abbia pesato:

    Tasso di Crescita PIL Italia 2020

    Tasso di Crescita PIL Italia 2020

    Il nuovo sistema contabile, chiamato anche Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec 2010) è stato adottato a fine 2014, con il fine di facilitare il confronto tra i Paesi dell’Unione Europea, a prescindere dal fatto che questi paesi abbiano legalizzato o meno la prostituzione, depenalizzando poi il commercio degli stupefacenti. Con questo cambiamento, l’Italia ha scoperto che il suo PIL non è più sotto dello 0,1%, ma che in realtà è ben superiore. Una vittoria a tavolino dunque.

    L’ipocrisia, pur di far quadrare i conti marci, estremamente in rosso, dello Stato Italiano. Misurare la ricchezza sulla base di attività per le quali le persone vanno in carcere, è disgustante. Ma il Governo Renzi ne va sicuramente fiero, perché da quando c’è il Renzismo, va tutto “bene”.

    Prodotto interno lordo

    Considerazioni finali

    Durante la guida abbiamo visto come il PIL sia uno strumento per misurare il reddito prodotto da un paese. Tuttavia, è importante segnalare come questo indicatore non comprende alcune componenti provenienti dalla cosiddetta economia illegale (il “PIL sommerso”).

    Il Prodotto Interno Lordo è un valore molto importante per tutti coloro che desiderano investire nell’economia italiana. Nel corso della guida abbiamo anche osservato quali sono le migliori piattaforme che consentono di investire su azioni italiane, senza commissioni. Qui di seguito puoi trovare un breve riepilogo.

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    Domande frequenti

    Che cos’è il PIL?

    Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è il valore dei prodotti e servizi realizzati all’interno di uno Stato sovrano in un determinato arco di tempo.

    Cosa contribuisce alla crescita del PIL?

    L’aumento del PIL può avvenire autonomamente, oppure grazie ad interventi di Politica Economica.

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    Sull'autore

    sofiaricciardi

    Sofia Ricciardi, nata nel 1964, è un'eccellenza nel mondo finanziario, con una carriera impreziosita da successi notevoli e da un impegno costante nella democratizzazione degli investimenti in borsa. Laureata in Economia presso l'Università Bocconi di Milano, ha iniziato la sua carriera nelle sale operative di prestigiose banche d'affari a Londra e New York, guadagnandosi ruoli di crescente importanza grazie alla sua specializzazione in strategie di investimento e gestione del rischio. Con oltre tre decenni di esperienza, Sofia ha dimostrato una notevole capacità di anticipare le dinamiche dei mercati finanziari, ottenendo risultati eccellenti sia per le banche che per i loro clienti.

    Riconosciuta tra gli esperti per la sua profonda conoscenza del settore e per una strategica comprensione delle tendenze macroeconomiche, Sofia non ha mai perso la sua passione per l'educazione finanziaria. Convinta che il sapere finanziario sia un fondamentale strumento di emancipazione, ha dedicato parte significativa della sua carriera a rendere l'investimento in borsa accessibile a tutti. Ha promosso questa visione tramite workshop, conferenze e pubblicazioni, mirando a dotare persone di ogni background degli strumenti per realizzare i propri sogni economici.

    Sofia ha inoltre fondato varie iniziative non profit per migliorare la literacy finanziaria nelle comunità meno avvantaggiate, guadagnandosi rispetto e ammirazione ben oltre il settore finanziario. La sua carriera testimonia come la dedizione alla giustizia sociale possa convivere con il successo nel mondo finanziario, rendendola un modello di come passione, etica del lavoro e impegno sociale possano tradursi in un impatto positivo sulla società.