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WACC: Cos’è e Come Calcolare il Costo Medio Ponderato del Capitale

WACC
Scritto da Francesco Galella

Il WACC è uno degli indicatori più utilizzati al mondo, sia da trader che da società, per poter ottenere informazioni e dati sul costo medio ponderato del capitale. Uno strumento storico, che abbiamo deciso di approfondire con parole semplici ed alla portata di tutti. Sappiamo benissimo che nel settore del trading online qualsiasi analisi rappresenta un aspetto importante. Avviare strategie alla cieca è uno degli errori più comuni, commessi soprattutto da traders alle prime armi. D’altro canto, il WACC si presenta tuttavia abbastanza complesso da utilizzare sotto l’aspetto analitico.

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🏷️ Cos’è? Indicatore aziendale
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Cos’è il WACC?

Il WACC è semplicemente un indicatore matematico, basato quindi su una vera e propria formula, volto a mostrare specifiche informazioni su una determinata società. Fa riferimento anche alla componente del debito (presa poche volte in considerazione da altri indicatori) e permette di ottenere in modo analitico il valore di costo del capitale a disposizione di un determinato gruppo, o semplicemente di una piccola azienda, startup e così via. Il WACC può altresì essere utilizzato a livello settoriale, ossia prendendo in considerazione un intero settore. In questo caso i calcoli diventano ancora più complessi ed i parametri da tenere in considerazione sono più difficili da calcolare.

WACC acronimo

Così come RSI, anche il WACC è un acronimo a tutti gli effetti ed indicata precisamente: Weighted Average Cost of Capital. Lo stesso rappresenta un termine inglese, che può essere italianizzato con “costo ponderato del capitale”. L’acronimo WACC risulta ormai da anni molto più comodo da utilizzare e può essere individuato più facilmente all’interno delle formule matematiche.

WACC: a cosa serve?

Prima di approfondire l’uso del WACC, è bene ricordare come lo stesso possa essere utilizzato non soltanto da singoli investitori, così come trader, quanto anche dalla stessa società (in modo interno). In questo caso abbiamo:

  • L’uso del WACC da parte di un trader, che utilizza l’indicatore per andare alla ricerca di maggiori informazioni sulla società (in questo caso quotata e che rappresenta un titolo azionario). Tutto ciò in associazione all’analisi fondamentale, che a sua volta si intreccia con l’analisi tecnica.
  • L’uso del WACC da parte del management della società stessa, che in questo caso può analizzare la situazione interna per decidere se attuare specifiche strategie di finanziamento o meno, così come progetti di acquisizione/fusione e molto altro.

Un indicatore che trova quindi diversi utilizzi, ma che in linea generale permette di constatare il valore di costo di tutte le fonti di finanziamento (ossia utilizzate per ottenere il capitale) di una società. Si escludono in questo caso eventuali finanziamenti privi di costi.

Uso del WACC nel Trading

Al di là del calcolo e della formula del WACC, che avremo modo di approfondire nel dettaglio nel corso delle righe successive, è possibile utilizzare lo stesso indicatore in associazione alle proprie strategie di trading? Il WACC, rappresentando un indicatore chiave per analizzare la società, può essere usato per:

  • Valutare gli investimento: di solito, quelli con un rendimento previsto superiore al WACC sono considerati dagli analisti più interessanti, per via del loro intrinseco ed ipotetico valore aggiunto;
  • Valutare le performance: se l’analisi dei dati mette in mostra che l’investimento è associato ad un WACC sempre positivo, allora anche le scelte del management e della società potrebbero risultare efficienti;
  • Studio del rischio: questo indicatore può erogare informazioni interessanti anche in merito alla componente del rischio (solitamente più elevata con WACC alto e meno elevata con WACC basso).

WACC formula

Dai paragrafi precedenti abbiamo avuto modo di ricordare come il calcolo del WACC non risulti immediato e di come sia abbastanza complesso da ottenere. La complessità della formula del WACC può essere individuata in due aspetti: da una parte la difficoltà nel calcolare tutti i dati e gli elementi che la compongono e dall’altra la difficoltà nell’interpretare il dato finale nel migliore dei modi.

Dopo aver ottenuto il WACC, è quindi importante confrontare lo stesso dato con tutti gli altri elementi economici della società, cercando di interpretare il valore sulla base del periodo di vita dell’azienda (se agli inizi, se storica e così via), del settore di appartenenza e molto altro. Scendendo nel dettaglio, la formula del WACC è la seguente:

WACC = (E/V * Ke) + ((D/V * Kd) * (1 – T))

  • WACC è il valore di interesse ottenuto dal calcolo;
  • E rappresenta il valore di mercato del capitale proprio;
  • V rappresenta il valore del debito di mercato complessivo della società;
  • D rappresenta il valore di mercato associato al debito della società analizzata;
  • Ke è il primo costo presente nella formula, ossia sul capitale proprio;
  • Kd è il secondo costo presente nella formula, ossia sul debito;
  • 1 rappresenta un coefficiente fisso per il calcolo del WACC (in questa specifica formula);
  • T è infine l’aliquota fiscale, che viene espressa in percentuale.

Costo del capitale proprio nel WACC

Molti dei dati esposti all’interno della formula del WACC vengono erogati in modo diretto dalle stesse società al momento della redazione dei bilanci periodici. Soprattutto in caso di società quotate, reperire dati economici ed aziendali in modo pubblico risulta abbastanza semplice. Discorso differente, riguarda invece specifici parametri della formula, che devono invece essere calcolati separatamente. Uno dei primi, è proprio il costo del capitale proprio, che deve essere calcolato utilizzando ulteriori formule esterne.

In questo caso, gli analisti utilizzano per l’esattezza il cosiddetto modello CAPM, ossia Capital Asset Pricing Model. La formula specifica è la seguente: Ke = Rf + Beta (Rm – Rf) ed i dati di composizione sono:

  • Ke è il risultato di interesse, ossia il costo;
  • Rf rappresenta il rendimento dei titoli (al netto), così come specifici ed eventuali investimenti scevri da rischi;
  • Beta rappresenta il livello di rischio della società in rapporto al livello di rischio medio all’interno del mercato in quel momento;
  • Rm – Rf si può indicare anche con “ERP” (ossia Equity Risk Premium) e rappresenta il premio di rischio di mercato.

Costo del capitale di debito nel WACC

Il secondo costo, che anche in questo caso non rappresenta un dato singolo, bensì deriva da diversi calcoli esterni, è quello sul debito. I parametri che compongono la formula sono di meno ed il dato può essere ottenuto applicando il tasso variabile privo di rischio + lo spread del credito * (1 – T), dove 1 rappresenta un parametro fisso, mentre T rappresenta l’aliquota fiscale.

Quale informazione viene data dal costo del capitale di debito? Lo stesso va ad indicare il valore medio ponderato di ciò che viene essenzialmente pagato dalla società (quindi sotto forma di interessi richiesti da chi eroga i fondi) e può far riferimento a diverse fonti di finanziamento.

Calcolo del WACC

Arrivati a questo punto, dopo aver scoperto quali dati sono necessari per comporre la formula, è ora possibile approfondire (sempre in modo basilare) il calcolo del WACC sotto l’aspetto operativo. Vediamo quindi a seguire (utilizzando dati di esempio) quali fasi sono richieste per poter applicare la formula del WACC e procedere successivamente con il suo calcolo. Il valore finale, può essere trasformato anche in percentuale.

  1. Il primo valore da ottenere è capitale proprio di mercato, che le società quotate (quelle di interesse per i trader) espongono solitamente all’interno dei propri documenti di bilancio periodici. Nel nostro esempio, sarà pari a 500.000.
  2. Il secondo dato da ottenere, è quello dei debiti di mercato (anche in questo caso facilmente ottenibile). Nel nostro esempio, sarà pari a 100.000.
  3. Segue quindi il primo costo, ossia sul capitale, supposto nel nostro esempio al 5%;
  4. Si associa il secondo costo, ossia sul debito, supposto nel nostro esempio al 7%;
  5. È quindi possibile procedere al calcolo, considerando un’aliquota al 35%.

Sviluppando la formula esposta in precedenza troviamo WACC = 5/6 * 0,05 + 1/6 * 0,07 * 0,65= 0,049, ossia il 4,9% (se tradotto in percentuale).

Leggi anche: Trading algoritmico.

Calcolo del WACC su Excel

Vista la complessità di calcolo del WACC, molti esperti ed analisti (per agevolare anche la formulazione ed accelerare i tempi) decidono di impostare il tutto su uno dei software più potenti e facili da ottenere sul mercato, ossia Excel. La creazione della griglia rappresenta il primo passaggio e si basa sulla trascrizione sulla riga B del valore, della quota, del costo e della media ponderata. In colonna, partendo dalla prima e lasciando una sola casella nella parte sinistra, troviamo invece il debito complessivo, le risorse ed il totale.

Si inserisce successivamente nella tabella TIO, tasso di interesse e tasse, ricordandosi di apporre in A9 (o la casella che si verrà a creare nella propria griglia) il costo del debito. Si continua con:

  • in C2 il rapporto B2/B4;
  • in C3 il rapporto B3/B4;
  • per il B9 si fa poi riferimento a B7*(1-B8), con B9 nella casella D2 e B6 in D3;
  • si procede con il comando “=C2 x D2”, trascinando le caselle per ottenere il WACC.

WACC esempio pratico

Al di là dei numeri e delle formule matematiche, è possibile esporre un caso pratico sull’utilizzo del WACC, così da comprendere a pieno per cosa venga utilizzato. Nell’esempio specifico, la società Beta rappresenta una startup, ossia un’azienda ancora sul nascere, con una forte componente tecnologica ed alla ricerca di nuove fonti di finanziamento per poter proseguire con le sue attività. Attività che possono riguardare:

  • l’avvio del progetto;
  • lo sviluppo dell’azienda stessa;
  • la nascita di un nuovo comparto operativo e molto altro.

In questo caso, la società va alla ricerca della fonte di finanziamento (per ottenere capitali) meno costosa possibile ed allo stesso tempo i più efficiente. Tutto ciò considerando anche la situazione dei costi sul capitale in quel preciso momento. Ed è qui che entra in gioco l’analisi aziendale sul WACC, che permette al management della società Beta, di valutare il costo medio del capitale di rischio e di debito, in relazione a ciò che i finanziatori (chi presta i capitali) vuole ottenere come ritorno economico.

Quanto deve essere il WACC?

Non esiste un valore unico ideale per il WACC, poiché varia in base al settore, al rischio aziendale e alla struttura del capitale. Tuttavia, un WACC inferiore indica un costo di finanziamento più basso e può riflettere una minore percezione di rischio. Le aziende dovrebbero cercare di mantenere un WACC che sia competitivo nel loro settore per massimizzare il valore per gli azionisti e facilitare l’attrazione di investimenti. Ad esempio, il WACC medio per le aziende tecnologiche è spesso intorno al 8-10%, mentre per le utilities può essere più basso, intorno al 4-6%. Aziende con rating di credito elevato come Apple possono avere un indicatore inferiore, attorno al 6-7%, grazie alla loro bassa percezione di rischio e costo del debito ridotto.

Come ridurre il WACC?

Per ridurre il WACC, le aziende possono adottare diverse strategie:

  • Ottimizzare la struttura del capitale: Incrementare l’uso del debito fino a un certo punto può ridurre il WACC grazie al costo inferiore del debito rispetto al capitale proprio.
  • Migliorare il rating creditizio: Riducendo il rischio percepito dagli investitori e ottenendo tassi di interesse più bassi.
  • Ridurre il costo del capitale proprio: Migliorando la performance aziendale e la percezione del mercato, ad esempio, attraverso una solida gestione e crescita sostenibile.
  • Beneficiare di incentivi fiscali: Utilizzare vantaggi fiscali come la deducibilità degli interessi sul debito.

Cosa succede se il TIR è uguale al WACC?

Se il TIR (Tasso Interno di Rendimento) di un progetto è uguale al WACC (Weighted Average Cost of Capital), significa che il progetto genera un rendimento esattamente pari al costo del capitale impiegato. In questo scenario, il valore attuale netto (VAN) del progetto sarà zero, indicando che il progetto non crea né distrugge valore per gli azionisti. In pratica, l’investimento copre solo i costi del capitale e non contribuisce ad un aumento del valore aziendale. Pertanto, mentre il progetto può essere considerato finanziariamente sostenibile, non è necessariamente attrattivo poiché non aumenta la ricchezza degli azionisti.

WACC vantaggi e limiti

Alla luce di quanto esposto nel corso del nostro esposto, proponiamo a seguire una tabella chiara ed aggiornata, con alcuni dei principali vantaggi legati al calcolo ed all’uso del WACC, nonché alcune specifiche limitazioni sullo stesso.

🟢 Vantaggi WACC 🔴Svantaggi WACC
Utilizzabile su tutte le tipologie di società Formula complessa
Utilizzabile anche su interi settori Richiede dati difficili da calcolare per un utente alle prime esperienze
Indicatore chiave all’interno delle società  
Eroga diverse informazioni   
Utilizzabile in analisi fondamentale  

Altri indicatori tecnici

Ecco altri indicatori analitici da dover conoscere:

WACC

Conclusioni

In conclusione, il WACC rappresenta un indicatore storico, utilizzato in larga parte dalle società per potersi auto-analizzare sotto l’aspetto finanziario, ma tenuto in considerazione anche da trader ed investitori.

Paragrafi iniziali, incentrati sul suo significato e sulla sua definizione, hanno successivamente lasciato posto a spiegazioni più approfondite sul calcolo del WACC, in riferimento alla sua formula. Formula che, come dedotto, risulta tuttavia abbastanza ostica e complessa.

Domande Frequenti

Qual è la definizione di WACC?

WACC è l’acronimo di Weighted Average Cost of Capital, che rappresenta essenzialmente un indicatore volto a mostrare il costo medio ponderato del capitale di una determinata società, o azienda.

Come si usa il WACC?

Essendo il WACC un indicatore matematico, si basa su calcoli complessi tramite specifiche formule (semplificate o meno), che racchiudono al loro interno diversi dati aziendali.

Quali dati servono per calcolare il WACC?

Per calcolare il WACC sono necessari diversi dati (molti dei quali devono essere necessariamente calcolati a parte con altre formule specifiche). Maggiori dettagli all’interno del nostro approfondimento completo.

Da chi è utilizzato il WACC?

Il WACC viene ad oggi utilizzato prettamente dalle stesse società per effettuare studi approfonditi sui costi del proprio capitale, risultando abbastanza complesse per trader ed investitori comuni. Per evitare analisi, puoi approfondire funzionalità di Copy Trading, ricordate nel nostro articolo.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.