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Walliance: cos’è e quanto fa guadagnare

Certamente avrete già sentito parlare di Walliance. D’altronde, è attiva nel campo dell’advertising sia online che offline, i suoi annunci “girano” sia in televisione che su internet. Ciò è sintomo di un progetto in stadio già avanzato, come in effetti è. In soli tre anni, Walliance è diventato un punto di riferimento per molti investitori. Ma cosa è di preciso Walliance? E’ davvero una opportunità per gli investitori? E’ la migliore delle alternative possibile per i trader retail?

Partiamo col dire che Walliance è davvero una realtà unica. E’ infatti la prima piattaforma di investimento immobiliare in Italia. E’ stata pensata per fornire l’opportunità di accesso all’investimento immobiliare anche a chi ha a sua disposizione poco capitale. Uno dei tanto cavalli di battaglia di Walliance, infatti, è la possibilità di accedere con soli 500 euro, una cifra davvero irrisoria se si pensa ai costi di un appartamento, anche considerando il calo dei prezzi degli ultimi anni.

Walliance, nello specifico, è una piattaforma di crowdfunding immobiliare: raccoglie denaro dai suoi investitori e lo utilizza per acquistare e mettere a profitto, tramite affitto e vendite, immobili in alcune regioni d’Italia e persino negli Stati Uniti. E’ il frutto dell’ingegno, della competenza imprenditoriale e della creatività di un gruppo di giovani che, nel giro di un paio d’anni, hanno saputo creare una realtà importante.

Ma mettendoci nei panni di un aspirante trader che ha a sua disposizione qualche centinaio o migliaio di euro, Walliance rappresenta la scelta più adatta? I rendimenti, come vedremo nei prossimi paragrafi, sono buoni ma ci teniamo a specificare che Walliance non ha niente a che vedere con il trading online. I servizi che eroga assomigliano, in realtà, all’asset management, dove l’unica asset class è costituita, appunto, dall’immobiliare (quindi si discosta da servizi simili offerti da realtà importanti come Morningstar). 

Se il vostro obiettivo non è solo mettere a rendimento (media) un capitale più o meno cospicuo attraverso il trading vero e proprio, dovreste rivolgere l’attenzione verso altre realtà, ovvero ai broker retail.

I migliori in circolazione sono eToro, XTB e XTB. Broker che puntano a disegnare intorno al trader un ambiente perfetto, stimolante, funzionale al guadagno.

Walliance: un progetto di investimento molto particolare

Walliance è la concretizzazione di un’idea, di un proposito semplice quanto geniale: consentire l’accesso al mercato immobiliare anche ai piccoli risparmiatori attraverso le dinamiche del crowdfunding. E’ anche in virtù di questa idea di base che è riuscita in pochi anni a farsi un nome importante nel settore degli investimenti.

Walliance è attiva da meno di tre anni, è stata fondata nel 2017, quando ha raccolto e messo a regime il know-how del Gruppo Bertoldi, attivo da qualche decennio nel settore del property management e della consulenza immobiliare. Nel giro di pochissimo tempo, persino mesi, ha stipulato importanti partnership con i leader del settore fintech, tra cui spicca Crowdcube, punto di riferimento internazionale per il l’equity crowdfunding.

Come funziona Walliance

I meccanismi di funzionamento, almeno lato investitore, sono semplici, proprio come l’idea di base. L’investitore verda un deposito in uno dei tanti progetti di investimento di Walliance (dalla fondazione ad oggi se ne contano alcune decine) e attende un rendimento.

Con il denaro raccolto, e sempre rispettando i business plan dei progetti, Walliance partecipa a opere di costruzione, acquista immobili, li mette a regime per mezzo di affitti e, quando è il caso – ovvero quando è possibile realizzare un buon surplus, li vende. In questo modo, è possibile erogare dei rendimenti più o meno stabili agli investitori.

Le barriere all’entrata sono molto basse. Si può iniziare a investire partendo solo da 500 euro, una cifra grosso modo alla portata di tutti. D’altronde, è proprio questa la missione di Walliance: rendere l’immobiliare un mercato a disposizione anche dei piccoli risparmiatori e investitori. 

Walliance è sicuro?

Sia chiaro, nessun investimento è sicuro al 100 percento. Tuttavia, non si può negare che le garanzie di sicurezza di Walliance siano solide. Un dettaglio non da poco, e che rivela una certa capacità imprenditoriale, se si considerano le prestazioni che, generalmente, il settore immobiliare produce da qualche anno a questa parte.

Ovviamente, Walliance ha tutte le carte in regola per operare. Ha dalla sua una licenza Consob, è dunque autorizzata dall’ente di vigilanza e controllo delle attività finanziarie e di investimento in Italia. D’altronde, per quanto i meccanismi di investimento siano gli stessi del crowdfunding classico, Walliance eroga dei veri e propri di servizi di intermediazione finanziaria. 

Quanto si guadagna con Walliance

Con Walliance si guadagna? In realtà sì, almeno a giudicare dal numero sempre crescente di investitori che si rivolgono alla piattaforma. La questione, però, riguarda il “quanto”. In media, gli investitori raccolgono l’11% di rendimento all’anno, che può essere tanto o poco a seconda dei punti di vista.

Se si compara questo rendimento con quello degli investimenti a limitato impegno personale e ad alte garanzie di sicurezza, come i BTP, i fondi obbligazioni offerti dalle banche etc. l’11% è un signor rendimento. Se si paragona al rendimento che, potenzialmente (e a costo di qualche rischio in più) offre l’investimento speculativo in generale, l’11% non è un valore così alto.

Ovviamente, questo è un valore di massima, che può essere preso a riferimento sì, ma anche soggetto a profonde oscillazioni in un senso e nell’altro. 

I numeri di Walliance

I numeri di Walliance sono decisamente buoni, almeno rispetto a molte piattaforme di crowdfunding immobiliare. Abbiamo dedicato al parametro più importante, il rendimento, il precedente paragrafo. In questo, possiamo parlare dei numeri presenti nella home del sito di Walliance, che disegnano una realtà in forte crescita. A fine 2017, ovvero dopo nemmeno tre mesi dalla sua costituzione, Walliance concludeva un primo round di investimento pari a 750mila euro. Nel 2019, quindi a meno di due anni dalla fondazione, ne concludeva due per un totale di 2 milioni. Entrambi i progetti del 2019, poi, avevano un respiro internazionale. 

Tra i progetti che possono essere analizzati sul sito, la maggior parte dei quali già chiusi, il più basso in termini di obiettivi constava di 500mila euro, mentre il più alto di 1,6 milioni di euro. Tra i rendimenti stimati, il valore più basso corrisponde al 6,8%, il valore più basso a 14,71% (annui).

Attualmente, Walliance sta per finanziare un ambizioso progetto: la demolizione e la ricostruzione di 10 appartamenti nel famoso quartiere di Brooklyn a New York (obiettivo 1 milione di euro, rendimento annuo stimato 11,1%).

I limiti e le opportunità del crowdfunding immobiliare

I numeri, come abbiamo visto, sono allettanti. Ciò non implica, però, che il crowdfunding immobiliare sia un’alternativa da preferire sempre e comunque. Certo, dalla sua, rispetto a tante asset class almeno, il settore immobiliare ha delle garanzie di sicurezza abbastanza solide e prospettive di rendimento interessanti: d’altronde il “mattone” è da sempre oggetto di investimenti, anche speculativi. 

Tuttavia, almeno in Italia, il crowdfunding immobiliare potrebbe scontrarsi con una realtà non proprio accomodante. Il Real Estate italiano, infatti, è falcidiato da una crisi-stagnazione che dura ormai da un decennio, con i prezzi in profondo trend discendente in buona parte delle zone d’Italia, per quanto tale tendenza sia contrastata da una certa crescita riguardante le grandi città.

Secondariamente, almeno nel caso di Walliance, il servizio ricorda più l’asset management che il trading online. Certo, l’investitore può scegliere il progetto, e ha anche a disposizione un accurato White Paper, ma la sua voce in capitolo è piuttosto limitata. Se state cercando un investimento speculativo, dinamico (per quanto più rischioso), il crowfunding potrebbe non fare al caso vostro. Soprattutto alla luce di rendimenti che, visti da una prospettiva aggressivamente speculativa, sono sì alti ma non altissimi. 

Un’alternativa a Walliance: i broker per il trading online

Come abbiamo visto, il crowdfunding immobiliare, e quindi anche Walliance (che ne rappresenta almeno in Italia l’esponente più importante) soffrono di alcuni difetti strutturali e irrisolvibili. In primis, l’impossibilità di personalizzare come meglio si crede l’investimento, e un rendimento che, pur privilegiando l’elemento sicurezza, potrebbe non rivelarsi poi così alto.

Dunque, se intendete praticare dell’investimento speculativo, e dunque impegnarvi a fondo in un’attività di trading online, non vi rimane che rivolgervi ai broker veri e propri. Approfondiamo la questione nel prossimo paragrafo. In riferimento, non in questo caso almeno, non è alle “banche che fanno i broker”, ovvero agli istituti di credito che offrono servizi, come i pur eccellenti Fineco e Banca Medionalum, ma proprio ai broker retail.

I migliori broker per il trading online

Come distinguere un buon broker per il trading online? La fase di ricerca e di valutazione potrebbe rivelarsi complicata, dal momento che il panorama dei broker è fitto ed eterogeneo. E’ bene, quindi, proporre un identikit del broker “perfetto”.

In primis, deve essere affidabile, dunque sicuro. Per verificare questo requisito è sufficiente capire se è in possesso di solide licenze, come quelle erogate dalla Cysec, dalla FCA, dalla FSA etc. Secondariamente, deve proporre servizi di intermediazione all’altezza, che consentano un trading rapido e alla portata di mano. Un requisito essenziale, al giorno d’oggi, sono anche le barriere all’entrata, che dovrebbero essere basse, e concretizzarsi in un deposito minimo sostenibile e in commissione e spread leggeri. Infine, devono proporre un’offerta varia e abbondante, che tocca il maggior numero di asset class disponibili.

In particolare, sono tre i broker che rispondono a questo identikit: eToro, XTB, XTB. 

eToro

eToro è uno dei broker più famosi in assoluto. Dettaglio non da poco, se si considera che reputazione, in questo caso, è sinonimo di qualità. In effetti i servizi di intermediazione di eToro rispondono a standard di qualità elevati, e sono arricchiti da un’offerta di asset molto abbondante e varia. 

eToro punta ad aprire le porte del trading alla gente comune: il deposito minimo iniziale è di soli 50 euro. Soprattutto, propone il rivoluzionario Copy Trader, un servizio che permette di scegliere un trader e replicarne le mosse, in modo da godere potenzialmente degli stessi guadagni. 

XTB

XTB è un broker che fa della qualità dei servizi il suo tratto distintivo. E’ capace veramente di porre il cliente al centro di un ambiente confortevole e stimolante, funzionale alla creazione di surplus. Inoltre, presenta barriere all’entrata molto basse, a giudicare dal deposito minimo iniziale di soli 250 euro. Le commissioni, poi, sono letteralmente azzerate e compensate solo in minima parte dagli spread (che sono bassi, oltre che trasparenti).

XTB supporta i trader con servizi collaterali. Per esempio, offre un servizio di ricezione segnali, il Trading Central, e un corso di trading online completamente gratuito. Come eToro, vanta garanzie di sicurezza granitiche, come dimostra il possesso della licenza Cysec, che è l’ente di regolamentazione più severo del mondo.

XTB

XTB è un broker molto singolare, in quanto si pone come mission principale l’accesso al trading da parte della gente comune, a prescindere dalle capacità finanziarie. Il riferimento è al deposito minimo iniziale, che è puramente simbolico in quanto pari…A 1 euro! Esatto, basta un 1 per iniziare a investire con XTB.

Per il resto XTB è un broker semplicemente perfetto, che fa decisamente il suo dovere di intermediario. L’offerta è ampia e abbondante, le piattaforme che mette a disposizione efficiente e veloci, le condizioni economiche (deposito a parte) molto accomodanti, come testimoniano le commissioni azzerate. E’ un broker sicuro, anche perché vanta anch’esso una licenza erogata dalla Cysec. 

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Sull'autore

sofiaricciardi

Sofia Ricciardi, nata nel 1964, è un'eccellenza nel mondo finanziario, con una carriera impreziosita da successi notevoli e da un impegno costante nella democratizzazione degli investimenti in borsa. Laureata in Economia presso l'Università Bocconi di Milano, ha iniziato la sua carriera nelle sale operative di prestigiose banche d'affari a Londra e New York, guadagnandosi ruoli di crescente importanza grazie alla sua specializzazione in strategie di investimento e gestione del rischio. Con oltre tre decenni di esperienza, Sofia ha dimostrato una notevole capacità di anticipare le dinamiche dei mercati finanziari, ottenendo risultati eccellenti sia per le banche che per i loro clienti.

Riconosciuta tra gli esperti per la sua profonda conoscenza del settore e per una strategica comprensione delle tendenze macroeconomiche, Sofia non ha mai perso la sua passione per l'educazione finanziaria. Convinta che il sapere finanziario sia un fondamentale strumento di emancipazione, ha dedicato parte significativa della sua carriera a rendere l'investimento in borsa accessibile a tutti. Ha promosso questa visione tramite workshop, conferenze e pubblicazioni, mirando a dotare persone di ogni background degli strumenti per realizzare i propri sogni economici.

Sofia ha inoltre fondato varie iniziative non profit per migliorare la literacy finanziaria nelle comunità meno avvantaggiate, guadagnandosi rispetto e ammirazione ben oltre il settore finanziario. La sua carriera testimonia come la dedizione alla giustizia sociale possa convivere con il successo nel mondo finanziario, rendendola un modello di come passione, etica del lavoro e impegno sociale possano tradursi in un impatto positivo sulla società.