Criptovalute

Poloniex: è una buona piattaforma per tradare le criptovalute?

Poloniex
Scritto da Lorenzo Moretti

Poloniex è uno dei grandi nomi del mondo crypto. E’ una piattaforma Exchange grazie alla quale è possibile acquistare e vendere criptovalute. E’ una delle più famose e apprezzate, punto di riferimento per tantissimi investitori di valuta virtuale. 

Tuttavia… E’ la migliore piattaforma per fare trading con le criptovalute? E’ una domanda più che legittima, dal momento che l’offerta è davvero abbondante, e spesso non è facile capire di chi ci si può fidare e di chi no, chi fornisce servizi di qualità e chi invece fornisce servizi mediocri. 

In questo articolo risponderemo a questa domanda. In particolare, descriveremo le condizioni a cui Poloniex sottopone gli utenti, parleremo dell’offerta in termini di criptovalute, dei meccanismi di funzionamento e delle commissioni. Proporremo inizialmente una panoramica su questo Exchange, in modo da fornire qualche nota di contesto utile ad affrontare un’analisi punto per punto.

Infine, proporremo alcune alternative. Infatti, è bene anticiparlo, sul mercato operano alternative in grado di fornire un servizio se possibile ancora migliore rispetto a quello erogato da Poloniex. Il riferimento è ad alcuni broker CFD, che propongono un modo di fare trading completamente diverso.

Stiamo parlando di eToro, XTB, Trade e XTB. Broker molto famosi, che vantano migliaia e migliaia di utenti. Soprattutto, broker in grado di offrire un servizio di qualità, di costruire attorno al trader un ambiente in grado, già da solo, di facilitare la creazione di profitto.

Broker che offrono condizioni economiche vantaggiose, finanche all’azzeramento delle commissioni. Tutti si pongono l’obiettivo di aprire alla gente comune le porte del trading, e in particolare del trading delle criptovalute. Lo fanno o attraverso un abbassamento drastico delle barriere all’entrata o attraverso servizi innovativi, a misura di principiante. 

Cos’è Poloniex

Dei broker appena citati parleremo diffusamente sul finire dell’articolo. Nei prossimi, tratteremo Poloniex. Lo faremo partendo da alcune note di contesto, necessario se si vuole comprendere il valore della sua offerta e dei suoi servizi. 

Queste note di contesto prevedono, almeno inizialmente, un’analisi “anagrafica”, con particolare attenzione alle origini di questo Exchange. E’ anche da questi dettagli, infatti, che si possono trarre informazioni circa la qualità generale di una piattaforma. 

Poloniex: informazioni generali

Poloniex è stato fondato nel 2014. Può sembrare una data di nascita troppo vicina al presente, e rivelatrice di uno stato di fatto un po’ troppo acerbo. In realtà, sei anni di esperienza per un Exchange sono tantissimi. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il concetto stesso di criptovaluta vanta poco più di dieci anni, e che le valute virtuali sono realmente salite alla ribalta solo tre anni fa, quando il Bitcoin ha cominciato a macinare terreno, gettando la luce dei media e dei social sull’intero comparto.

Non è un caso che il tasso di “nascita” di criptovalute – ma anche di Exchange – sia aumentato a dismisura proprio a partire dal 2017. Dunque, Poloniex, con i suoi sei anni di vita, è uno degli Exchange più vecchi in assoluto. In genere, una presenza prolungata nel mercato è indice di affidabilità. Ebbene, Poloniex conferma questa dinamica e si pone come uno degli Exchange più solidi in assoluto. 

Poloniex, va detto, è americana. Questo è un punto a favore, in quanto la regolamentazione è molto severa negli Stati Uniti e, ovviamente del tutto a favore degli investitori, che godono dunque di efficaci tutele. 

L’offerta di Poloniex

Uno dei criteri dai quali si giudica un Exchange, o qualsiasi altra piattaforma per acquistare o vendere criptovalute è, appunto, la quantità di valute disponibili. D’altronde il mondo crypto si caratterizza per la sua varietà, dunque per le possibilità di diversificazione, e sarebbe un peccato non riuscire a sfruttarle. Ebbene, da questo punto di vista Poloniex si difende molto bene. La lista consta di una quarantina di criptovalute. Ciò significa che accanto ai famosi Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Ripple figurano anche valute più “esotiche”, a capitalizzazione bassa ma a volatilità più elevata.

L’offerta, però, non comprende le valute fiat, ovvero le valute nel senso letterale del termine, quindi dollaro, euro, sterlina, yen etc. E’ possibile solo scambiare criptovalute con altre criptovalute. Ciò pone in essere dinamiche di investimento particolari, di cui si deve tenere assolutamente conto.

Come funziona Poloniex

L’elemento fondante di Poloniex, quello che impatta maggiormente sull’esperienza d’uso, è proprio l’impossibilità di commerciare, nemmeno a scopo di vendita, le valute fiat. Dunque, per poter utilizzare Poloniex è necessario depositare capitale già sotto forma di criptovalute. C’è da dire, però, che a differenza di molti Exchange, con Poloniex è possibile versare qualsiasi crypto (tra quelle disponibili in lista) in qualità di deposito minimo.

Ad ogni modo niente dollari, euro, sterline e yen. Ma… E’ davvero un difetto? In realtà potrebbe non esserlo o, almeno, l’alternativa potrebbe rivelarsi ancora peggiore. Anche perché la stragrande maggioranza degli Exchange che permettono di scambiare valuta normali con valute virtuali (e viceverse) è giocoforza costretta (per questioni tecniche) a ridurre in maniera drastica l’offerta. 

Le condizioni economiche di Poloniex

Poloniex è una piattaforma vantaggiosa? E’ una delle prime domande che un aspirante investitore crypto deve porsi. Infatti, avere le “spalle coperte”, ed essere sicuri che le commissioni non erodano troppo profitto, e la condizione necessaria per operare con relativa tranquillità, e dunque fronteggiare un mercato estremamente volatile e competitivo come quello crypto (anche se il ragionamento vale per tutte le asset class).

Ad ogni modo, anche da questo punto di vista Poloniex si difende molto bene. Le commissioni sulle singole operazioni non sono niente affatto alte, anzi sono più basse rispetto alla media degli Exchange. Nello specifico, si parla di commissioni che vanno dallo 0,15% allo 0,25%. Per quanto riguarda il prelievo, le commissioni si attestano sullo 0,0001 BTC, che al cambio attuale (di metà gennaio 2020) equivalgono a 0,78 euro. 

Poloniex è il migliore strumento per fare trading di criptovalute?

Fin qui sembrerebbe che Poloniex sia un ottimo Exchange. Ebbene, lo è. Anzi, è uno dei migliori Exchange in circolazione. E’ persino sicuro, per quel che può esserlo un Exchange, in quanto pur non potendo essere regolamentato, in quanto non esistono ancora licenze ufficiali per questo genere di servizi, ha comunque base negli States, che sono abbastanza severi in quanto a tutela dell’investitore.

I costi sono molto bassi, l’offerta è ampia. In più, vale la pena aggiungere che l’interfaccia è molto intuitiva e la piattaforma è ricca di strumenti analitici. Eppure Poloniex non è la migliore piattaforma per fare trading con le criptovalute. Il motivo? Semplice: esistono broker specializzati che offrono condizioni economiche ancora più vantaggiose, che addirittura mettono a disposizione il trading a zero commissioni. Questi broker sono eToro, XTB, Trade e XTB e basano la loro offerta sui CFD. Proprio questa scelta risulta cruciale nel confronto tra questi nomi e quello, pur molto famoso di Poloniex.

Perché fare trading con i CFD

La verità è che se l’ambito di interesse coinvolge le criptovalute, il trading con i CFD è più sicuro, rapido e soddisfacente del trading “tradizionale” con gli Exchange. I CFD, Contract for Differences, sono dei prodotti derivati che hanno, in questo caso, come sottostante proprio le criptovalute, e infatti ne seguono prezzo e movimenti. Quando un trader acquista valute virtuali per mezzo di un Exchange, possiede realmente delle valute virtuali. Ciò, invece, non accade se si utilizzano i CFD.

Questo potrebbe sembrare uno svantaggio, ma non lo è assolutamente. Infatti, le criptovalute scontano ancora una certa lentezza delle transazioni, si tratta di un limite tecnico per ora invalicabile. Tuttavia, se a essere scambiati sono prodotti derivati, come appunto i CFD, il problema è risolto alla radice… E i trader sanno quanto sia necessario che gli scambia siano rapidi! 

Inoltre, chi fa trading con i CFD non è chiamato a pagare l’imposto di bollo, in quanto non vi è alcun deposito reale. Infine, fare trading con i CFD vuol dire fare trading ufficialmente regolamentato, in quanto questo servizio è offerto dai broker, che per legge devono possedere una licenza. 

I migliori broker CFD

Un altro pregio del trading in CFD è la possibilità, almeno teorica, di evitare il pagamento delle commissioni. A dire il vero solo alcuni broker prevedono le commissioni zero. Sono appunto i già citati eToro, XTB, Trade e XTB. Ovviamente, i loro pregi non si fermano all’assenza di commissioni. Anzi, vantano molti elementi positivi. Li trattiamo uno ad uno. 

Piattaforma: etoro
Deposito Minimo: 100€
Licenza: Cysec
  • Copy Trading
  • Adatto per principianti
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    Piattaforma: xtb
    Deposito Minimo: 100€
    Licenza: Cysec
  • Azione Gratuita
  • Corso Gratis
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    Piattaforma: trade
    Deposito Minimo: 100€
    Licenza: Cysec
  • Specialista a disposizione
  • Metatrader 4
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    78,60% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro

    eToro

    eToro è un broker molto conosciuto. Non è un dettaglio di poco conto, se si considera che in un mondo competitivo come il trading, la fama è indice di qualità. E in effetti eToro di qualità ne ha da vendere. L’ambiente di trading è comodo e a misura di utente, l’offerta in termini di asset e strumenti analitici è davvero abbondante (compresi quelli relativi alle criptovalute). Ovviamente è anche un broker regolamentato, che ha dalla sua, tra le altre, una licenza targata Cysec, l’ente regolatore più severo al mondo.

    eToro punta ad abbassare le barriera all’entrata in modo che tutti possano fare trading. Lo fa per mezzo di un deposito minimo molto basso, appena 100 euro, e grazie al servizio di Copy Trading. Esso infatti permette di scegliere un trader e di replicare le sue mosse fedelmente, in modo da realizzare i suoi stesso profitti (almeno in potenza). 

    XTB

    XTB è un broker che fa della professionalità il tratto distintivo. E’ un broker di grande esperienza, che vanta una qualità di servizi davvero elevata. A questa si aggiunge anche la volontà di abbassare le barriera all’entrata, proprio come fa eToro, imponendo un deposito iniziale basso e alla portata di tutti: appena 250 euro

    XTB ha a cuore il successo dei suoi utenti e ne agevola il percorso, a prescindere dalle conoscenze pregresse. E’ in questa prospettiva che va letta la presenza della demo gratuita, uno strumento educativo vero e proprio, o più prosaicamente un account “simulativo” in cui è possibile investire denaro “finto”, ovvero dei semplici crediti. 

    Trade

    Trade è un’altro dei nomi di punta del trading, e in particolare del trading con le cripto valute . Anche qui, condizioni economiche, offerta e parco strumenti sono al top. Anzi, si è prefissato un obiettivo importante, nonché a tratti rivoluzionario: offrire anche ai trader indipendenti, e anche ai principianti, la stessa qualità di servizi di cui in genere godono i trader istituzionali. Anche in questo caso, uno dei modi con cui persegue questo obiettivo è l’abbassamento delle barriera all’entrata.

    Trade mette a disposizione un’offerta ampia, condizioni economiche vantaggiose, un parco titolo generoso, un ambiente di trading confortevole e garanzie di sicurezza granitiche, come si evince dalla qualità e dal tenore delle partnership- 

    Consigli per fare trading con le criptovalute

    In realtà, fare trading con le valute virtuali è tutt’altro che semplice. Sono asset piuttosto volatili, imprevedibili (sulla carta, ameno). Il trader ha pochi elementi per acquisire una comprensione completa del fenomeno, dal momento che non esistono market mover periodici, e nemmeno organi che possano modificare l’offerta in maniera prevedibile.

    Dunque, se intendete sopravvivere, tradare e prosperare con le criptovalute, dovrete necessariamente prendere alcuni accorgimenti. In primo luogo, affidarvi a broker efficaci, come sono i già citati eToro, XTB, Trade e XTB. Chi si affida a loro è già a metà dell’opera.

    Secondariamente, imparate a riconoscere quali eventi esterni sono in grado di modificare i prezzi: il fatto che non ci siano market mover periodici non vuol dire che non ci siano market mover di altro tipo (estemporanei quindi). 

    Infine, praticate un buon money e risk management, magari utilizzando gli strumenti che gli stessi broker mettono a disposizione (su tutti, lo Stop Loss).

    Poloniex

    Domande frequenti

    Quali sono le migliori alternative a Poloniex?

    Le soluzioni fornite da eToro e XTB rappresentano senza dubbio l’eccellenza in termini di commissioni e regolamentazione.

    A quanto ammontano le commissioni su Poloniex?

    Gli utenti pagano commissioni secondo il seguente schema tariffario:
    Inferiore a 600 BTC – 0,15 % per il maker, 0,25 percento per l’acquirente;
    Da 600 a 1.200 BTC – 0,14 % per il maker, 0,24 percento per l’acquirente;
    Da 1.200 a 2.400 BTC – 0,12 % per il maker, 0,22 per cento per l’acquirente;

    Qual’è l’opinione in rete di Poloniex?

    Dopo aver letto e tradotto alcune opinioni e recensioni degli utenti che hanno provato Poloniex, possiamo affermare che la nomea che questo exchange si è fatto negli ultimi anni è veramente pessima. Il 70% delle recensioni online sono negative.

    Come investire con pochi euro sulle criptovalute?

    Con XTB è possibile comprare e vendere criptovalute con un deposito minimo di soli 10 euro e trade minima di 1 euro.

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    Sull'autore

    Lorenzo Moretti

    Lorenzo Moretti è un pioniere delle criptovalute in Italia, la cui carriera decolla dopo aver scoperto il paper di Satoshi Nakamoto nel 2008. Da studente universitario con una forte passione per matematica e tecnologia, Lorenzo approfondisce lo studio del Bitcoin, posizionandosi tra i primi investitori italiani in questa criptovaluta. La sua visione anticipata gli consente di accumulare un notevole portafoglio di criptovalute ben prima che queste catturassero l'interesse del grande pubblico. Negli anni, Lorenzo si afferma come un'autorità nel settore delle criptovalute, guadagnandosi un riconoscimento internazionale attraverso partecipazioni a conferenze, collaborazioni con startup blockchain e contributi a progetti di ricerca all'avanguardia. La sua fama nel settore è alimentata dalla capacità di anticipare le tendenze di mercato e ottenere investimenti di successo. Oltre a concentrarsi sugli investimenti, Lorenzo dedica tempo all'educazione finanziaria relativa alle criptovalute, autore di articoli e guide volti a demistificare l'argomento per un pubblico vasto. La sua traiettoria dimostra come la passione, il sapere e la determinazione possano trasformare un interesse personale in una carriera di spicco nel dinamico mondo delle criptovalute.